Stefano Lorenzetto, il Giornale 02/12/2001, 2 dicembre 2001
«E come fece a diventare un attore? Lo devo al pittore Renato Mambor, il Gary Cooper del Tuscolano, il John Travolta della via Flaminia
«E come fece a diventare un attore? Lo devo al pittore Renato Mambor, il Gary Cooper del Tuscolano, il John Travolta della via Flaminia. Uno che non s’è mai lavato, che si soffia il naso con le mani come i pecorai afgani, che quando va al cesso non tira lo sciacquone. Uno zozzone amatissimo dalle donne. Fu lui, sul finire del ’75, a offrirmi di debuttare all’Alberico, il tempio dell’avanguardia teatrale. C’erano Carlo Verdone alle prime armi, Lucia Poli, Carlo Monni. Donato Sannini, un nobile toscano che poi si sarebbe ammazzato con l’eroina, ci aveva portato un tale Roberto Benigni, barista. Non gli avresti dato una lira» (Remo Remotti)