Enrico DíAnna e Mauro De Vincentiis, ìIl sigaro toscano, mito italianoî, Lupetti, Milano 2000, 10 dicembre 2001
Firenze, 1815: ammassato nel cortile di una fabbrica, un mucchio di tabacco Kentucky si inzuppa di pioggia e fermenta
Firenze, 1815: ammassato nel cortile di una fabbrica, un mucchio di tabacco Kentucky si inzuppa di pioggia e fermenta. Per non gettare il tabacco ”andato a male”, il titolare lo usa come ripieno per sigari da vendere a infimo prezzo. Risultato: accoglienza calorosissima, i sigari vanno a ruba e vengono battezzati ”Toscani”.