Cesare Biasini Selvaggi, "I segreti del presepio", Piemme., 10 dicembre 2001
Descrizione fisica dei cherubini: «Ed ecco un vento di turbine veniva da settentrione, ed una gran nube e un fuoco avviluppato, e in mezzo a quel fuoco la rassomiglianza di quattro animali e tale era il loro aspetto: essi avevano una rassomiglianza di uomo
Descrizione fisica dei cherubini: «Ed ecco un vento di turbine veniva da settentrione, ed una gran nube e un fuoco avviluppato, e in mezzo a quel fuoco la rassomiglianza di quattro animali e tale era il loro aspetto: essi avevano una rassomiglianza di uomo. Ciascuno aveva quattro facce, e ciascuno aveva quattro ali. I loro piedi erano diritti, e la pianta dei loro piedi era come la pianta dei piedi di un vitello e gettava scintille a somiglianza di rame forbito. Quanto alle sembianze dei loro volti, tutti quattro avevano la faccia d’uomo e una faccia di leone a destra, tutti quattro una faccia di bue a sinistra e una faccia d’aquila era al di sopra dei quattro. Le loro facce e le loro ali si distendevano in alto: due ali di ciascuno di essi si toccavano e due coprivano i loro corpi» (Visione del Tetramorfo di Ezechiele (1, 4-11)).