Chiara Frugoni, "Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali", Laterza, 2001., 11 dicembre 2001
Ignoto l’inventore degli occhiali, forse un laico, che per guadagnare di più mantenne il segreto di fabbricazione
Ignoto l’inventore degli occhiali, forse un laico, che per guadagnare di più mantenne il segreto di fabbricazione. Patto stipulato a Pisa da tre orafi davanti al notaio (nel 1445): Simone del fu Antonio Nerucci si impegnava a insegnare ai due colleghi l’arte di fare gli occhiali con vetro e ossa, obbligandoli, per quattro anni e mezzo, a non tradire il segreto (il patto di esclusiva fu sancito con un giuramento sui Vangeli). Ma gli occhiali erano diffusi a Venezia già nel Duecento: un’ordinanza del 2 aprile 1300 proibiva di vendere comuni lenti di vetro non colorato, facendo credere che fossero di cristallo, pena l’ammenda, la confisca e la rottura dell’oggetto (brille, occhiali in tedesco, deriva da berillum, con cui si indicava il cristallo nel Medioevo).