(ìLa Stampaî, 11/12/2001). Pagina 15, 11 dicembre 2001
I ricercatori dell’università del Sud Carolina e del Southwestern Medical Center del Texas hanno sperimentato un pacemaker antidepressione: nato originariamente come alternativa ai farmaci contro l’epilessia, si impianta nel petto del paziente e invia segnali intermittenti al nervo vago sinistro che li trasmette, a sua volta, al cervello
I ricercatori dell’università del Sud Carolina e del Southwestern Medical Center del Texas hanno sperimentato un pacemaker antidepressione: nato originariamente come alternativa ai farmaci contro l’epilessia, si impianta nel petto del paziente e invia segnali intermittenti al nervo vago sinistro che li trasmette, a sua volta, al cervello. Il test su 60 adulti vittime di depressione grave e sindrome bipolare che non avevano tratto benefici dall’uso di farmaci ha avuto esito positivo: uno su cinque è guarito completamente