Salute di sorrisi e canzoni n. 32 dicembre 2001 pag. 11, 12 dicembre 2001
Prevedere l’arrivo della carie si può. Basta «leggere» la saliva. Da qualche anno è disponibile anche in Italia un test che indaga sulla «cariorecettività»
Prevedere l’arrivo della carie si può. Basta «leggere» la saliva. Da qualche anno è disponibile anche in Italia un test che indaga sulla «cariorecettività». Il torinese Carlo Bruscagin, presidente della Società italiana per la ricerca e la terapia dell’alitosi, è uno dei primi odontoiatri italiani ad aver adottato questa metodica: «La cariorecettività è la predisposizione di un individuo a essere colpito da carie, indipendentemente dal fatto di averne al momento della visita. In questo modo si può intercettare il paziente e prendere le giuste misure preventive prima ancora che si ammali». *Allarme batteri Cosa c’entra la saliva? « provato che una ridotta secrezione salivare ha un evidente effetto sia sul numero che sulla gravità delle carie» spiega Bruscagin. «Questo perché la saliva ha un ”potere tampone” che riequilibra la carica acida dei numerosi batteri presenti nella bocca. Lo Streptococcus mutans e i lactobacilli sono particolarmente nocivi. Quando ce ne sono troppi, la saliva non riesce più a compensarne la produzione e la bocca raggiunge livelli di acidità critici (pH intorno a 4,8), che provocano la demineralizzazione dei denti e avviano i processi che portano alla carie». *Se manca il fluoro Il test di cariorecettività, il cui costo si aggira sulle 70.000 lire (36,15 euro), determina il flusso, il potere tampone e la concentrazione batterica della saliva del paziente, prelevata con un pipetta e fatta passare su dei reagenti: «Troppi lactobacilli indicano un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e una scarsa igiene orale, troppi streptococchi indicano una presenza di placca superiore alla norma. Così riconosciamo il paziente a basso rischio di carie da quello ad alto rischio. Al primo basterà sottoporsi a controlli periodici, il secondo invece dovrà instaurare un regime preventivo intenso ed efficace, stimolando la salivazio ( ad esempio masticando gomme senza zucchero ) e utilizzando dentifrico e gel al fluoro.