Salute di sorrisi e canzoni n. 32 dicembre 2001 pag. 12, 12 dicembre 2001
La salute della bocca di chi ha superato la mezza età è molto migliorata, rispetto al passato. Un tempo, quando l’igiene orale e l’accessibilità alle cure odontoiatriche erano limitate, era normale che gli anziani perdessero i denti
La salute della bocca di chi ha superato la mezza età è molto migliorata, rispetto al passato. Un tempo, quando l’igiene orale e l’accessibilità alle cure odontoiatriche erano limitate, era normale che gli anziani perdessero i denti. Oggi è possibile conservarli molto più a lungo: «Per una migliore qualità della vita», spiega il dottor Aldo Nobili, «è importante che l’anziano si sottoponga a due visite ogni anno e che non abusi di cibi dolci, perché con l’avanzare dell’età, aumentano anche i rischi di problemi nel cavo orale». In Italia sono tre milioni e mezzo (su nove milioni) gli over 65 senza denti. A questa età la placca si accumula più rapidamente, i denti ingialliscono e possono consumarsi e spezzarsi; le gengive si ritirano scoprendo le radici, che si indeboliscono e rischiano di cariarsi; le vecchie otturazioni, usurate, possono rompersi; la produzione di saliva si riduce a causa delle malattie o dei farmaci. «Perdere un dente è più facile», conferma Nobili, «ma oltre ai problemi estetici, di masticazione e di occlusione, il vuoto in bocca abbassa le capacità di comunicazione e socializzazione». Per sensibilizzare pazienti e dentisti l’Andi ha lanciato il «Progetto anziani». E se i denti sono già perduti? «Ci sono gli impianti, perni di titanio su cui si fissano i denti finti, e le protesi, mobili o fisse. L’igiene orale in questi casi è più importante che mai, perché aumenta il rischio di placca e di infezioni. Insomma, la parola d’ordine è: mai abbassare la guardia».