Salute di sorrisi e canzoni n. 32 dicembre 2001 pag. 16, 12 dicembre 2001
L’ideale sarebbe non cominciare affatto. Ma se ormai il vizio è preso, la cosa migliore è smettere e subito
L’ideale sarebbe non cominciare affatto. Ma se ormai il vizio è preso, la cosa migliore è smettere e subito. «Smettere di fumare? facilissimo, io l’ho fatto un sacco di volte», diceva lo scrittore Mark Twain, cogliendo l’ostacolo più grosso che si trova di fronte chi decide di dire addio al fumo: il rischio di ricominciare. Dire basta, si sa, non è facile e richiede un grandissimo sforzo di volontà. Eppure i benefici derivanti dall’abbandono della sigaretta sono davvero tanti e, soprattutto, immediati. «Dopo soli 30 minuti il battito cardiaco e la pressione sanguigna si regolarizzano», spiega la dottoressa Gabriella Greco, cardiologa e coordinatrice del Centro per la prevenzione e cura del tabagismo dell’ospedale Santo Spirito di Roma, «dopo circa 8 ore i livelli di nicotina e monossido di carbonio presenti nel sangue si dimezzano e i livelli di ossigeno tornano normali. Entro 5-6 giorni la quantità di nicotina nel corpo si riduce dell’80%, migliorando la qualità di gusto e olfatto». E i vantaggi non finiscono qui: «In poche settimane la pelle diventa più rosea, rallenta la comparsa delle rughe, i polmoni migliorano la funzionalità facendo scomparire tosse, affanno e i problemi respiratori tipici di chi fuma. Più il tempo passa, più diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari insieme al pericolo di contrarre patologie più gravi». Dopo 10-15 anni dall’abbandono della sigaretta l’aspettativa di vita di un ex-fumatore è uguale a quella di chi non ha mai fumato. L’ideale sarebbe smettere entro i 30 anni, ma i benefici si vedono a ogni età. Per incoraggiare gli indecisi, in queste pagine trovate un elenco dei principali metodi per dire addio al fumo.