Antonella Basilico su Il Mattino del 10/12/01 a pagina 51., 10 dicembre 2001
In Francia, con Luigi XIV, la poltrona era destinata al sovrano e alla regina: alle poche dame della nobiltà ammesse alla loro presenza erano concessi bassi "tabourets" (sgabelli)
In Francia, con Luigi XIV, la poltrona era destinata al sovrano e alla regina: alle poche dame della nobiltà ammesse alla loro presenza erano concessi bassi "tabourets" (sgabelli). Nel Settecento si diffuse la "bergère", progettata per offrire la massima comodità: più larga delle altre, con cuscino mobile in piuma d’oca e braccioli imbottiti. Alcuni modelli (detti "bergère a confessionale") avevano un poggiatesta a forma di orecchie. C’erano poi le "fumeuses", che avevano nella traversa della spalliera una scatoletta a scomparsa con tabacco, pipe e altri accessori; le "voyeuses", prive di braccioli, ideali per giocare a carte o assistere alle partite altrui (piccole e leggere per poter essere spostate facilmente e agevolare la conversazione nei salotti); la "duchesse", una sorta di sofà sul quale si potevano stendere le gambe, pensata per il riposo pomeridiano; la "marquise", appena più larga di una normale bergère, potevano sedercisi due persone e per questo venne soprannominata "tête-à-tête"; la "chauffeuse", da sistemare accanto al camino, con sedile basso e schienale alto per riscaldarsi più in fretta.