Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  dicembre 12 Mercoledì calendario

Disifettanti. Sono i prodotti che non mancano mai nella cassetta del pronto soccorso o nell’armadietto del bagno: dall’alcol all’acqua ossigenata, fino al mercuro cromo e alle nuove specialità in spray, i disinfettanti si piegano a mille usi, soprattutto per la loro immediata facilità d’impiego in caso di traumi, piccole lesioni, abrasioni, per preparare la pelle prima di una iniezione e perfino per igienizzare un ambiente

Disifettanti. Sono i prodotti che non mancano mai nella cassetta del pronto soccorso o nell’armadietto del bagno: dall’alcol all’acqua ossigenata, fino al mercuro cromo e alle nuove specialità in spray, i disinfettanti si piegano a mille usi, soprattutto per la loro immediata facilità d’impiego in caso di traumi, piccole lesioni, abrasioni, per preparare la pelle prima di una iniezione e perfino per igienizzare un ambiente. «In commercio ne esistono di due tipi», spiega il dottor Ettore Belloni, dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Como e vicepresidente della Al-Pharma, società di farmacisti per la distribuzione dei prodotti. «La prima categoria riguarda le specialità registrate come Otc (ad esempio il Citrosil e il Bialcol), che sono da considerarsi farmaci a tutti gli effetti e vengono vendute esclusivamente in farmacia. L’altra categoria di prodotti, di composizione differente e considerati perciò ”presidi medico-chirurgici”, si trova invece anche nei supermercati». Che si tratti di farmaci o di presidi medico-chirurgici, la loro efficacia è legata all’uso che se ne fa: «Un liquido e le salviettine monodose, per esempio, sono indicati per disinfettare i tessuti prima di un’iniezione», spiega Belloni, «mentre per disinfettare una ferita è più utile uno spray: viene nebulizzato a distanza e si evita il contatto con il sangue. Inoltre, in commercio si trovano anche prodotti spray dotati di funzione cicatrizzante, che aiutano a rimarginare i tessuti lesionati e sono sempre più impiegati, ad esempio, nel caso delle sbucciature e delle piccole abrasioni dei bambini». Nel panorama dei disinfettanti, prodotti «classici» come acqua ossigenata e alcol cedono il passo ad altri di concezione più moderna: «Si tratta di specialità che pur mantenendo le proprietà battericide di alcol e acqua ossigenata, eliminano il fastidioso bruciore che si genera quando si applicano su una ferita aperta. Non è detto, infatti, come spesso ancora erroneamente si crede, che un prodotto che ”brucia” sia più efficace di un altro». COME CONSERVARLI: Nel caso di specialità in soluzione, tenete la confezione lontano da fonti di luce e ricordate che il principio disinfettante decade quando si conserva a lungo la confezione aperta senza utilizzarla. I prodotti infiammabili come l’alcol vanno tenuti lontano dalle fonti di calore. Controllate sempre la data di scadenza: i disinfettanti hanno un tempo medio di conservazione di 5 anni. Dopo questo periodo perdono di efficacia e il loro potere battericida si annulla.