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 2001  dicembre 12 Mercoledì calendario

Cenone uguale tentazioni irresistibili. Arrivare all’Epifania con qualche chilo da smaltire è facile, ma non inevitabile

Cenone uguale tentazioni irresistibili. Arrivare all’Epifania con qualche chilo da smaltire è facile, ma non inevitabile. Ecco i consigli del professor Carlo Cannella per sopravvivere (quasi indenni) agli stravizi delle feste natalizie. VIETATI I SUPERALCOLICI: Non privatevi di un paio di bicchieri di buon vino, ma eliminate i superalcolici: anche quelli (amari e grappe) che a fine cena vi danno la sensazione di agevolare la digestione. PER ANTIPASTO: CAVIALE O FORMAGGIO? Il caviale è un macigno: 100 g equivalgono a 255 calorie. Quindi non superate le due tartine. Meglio, però, una fetta (10-15 g) di prosciutto, anche senza togliere il grasso, e del formaggio fresco (50 g); se lo preferite stagionato, mangiatene 25 g. PER PRIMO: TORTELLINI A metà. Non rinunciate a ravioli e tortellini, dimezzate le dosi: 60 g, meglio se con ripieni leggeri (ricotta e spinaci o carciofi) e al sugo di pomodoro. Se preferite il brodo, alleggeritelo: dopo averlo cotto, filtratelo con un colino per eliminare il grasso. Oppure fatelo freddare: il grasso si solidifica e si elimina più facilmente. PER SECONDO: COTECHINO E CAPITONE. Li abbiamo aspettati tutto l’anno, perché privarcene? Basta cuocerli nel modo giusto. Il cotechino a fuoco lentissimo, per ore, senza rompere la guaina che lo avvolge. Così la carne diventa più leggera perché i grassi trasudano attraverso la membrana (a fine cottura gettateli via). Il capitone non friggetelo, tagliatelo a rondelle e fatene uno spiedone con fette di pane e foglie d’alloro. Sulla griglia il grasso va via e il sapore rimane. PER DOLCe: il panettone è meglio del pandoro. Davanti ai dolci è una lotta impari: l’offerta è tanta e la voglia di resistere poca. E allora, concedetevene un solo tipo in ogni pasto: ora un pezzetto di torrone, ora una fetta di panettone (più leggero del pandoro). Ed evitate la frutta secca.