Salute di Sorrisi e canzoni, n. 32 dicembre 2001 pag. 44, 12 dicembre 2001
na volta non mancava mai sulla tavola delle grandi occasioni. Oggi, con i preparati pronti, la pasta fresca si può mangiare anche tutti i giorni
na volta non mancava mai sulla tavola delle grandi occasioni. Oggi, con i preparati pronti, la pasta fresca si può mangiare anche tutti i giorni. Lasagne e tagliatelle, ravioli e tortelli fanno parte delle tradizioni gastronomiche italiane. Ogni regione, infatti, ha i suoi piatti tipici: dai tortelli emiliani ripieni di ricotta ed erbette a quelli mantovani con la zucca, dai pansotti liguri di verdure e formaggi ai prodotti più recenti della cucina creativa contemporanea che ha scoperto una varietà quasi infinita di accostamenti. «I primi a base di pasta fresca sono già per loro natura dei piatti molto sostanziosi», dice la dottoressa Evelina Flachi, nutrizionista a Milano. «L’uovo aggiunto alla farina comporta un aumento dell’apporto nutritivo, e se a questo poi si associano ripieni e condimenti ricchi si arriva facilmente a raggiungere livelli calorici molto alti. Sono praticamente dei pasti completi». Quasi sempre lasagne, ravioli e tortelli entrano nel menu delle feste: se a questi segue un secondo di carni e verdure, e poi dolci, dolcetti e vini, il calcolo delle calorie assunte diventa stratosferico. Un sovraccarico difficile da smaltire. «Bisogna bilanciare l’apporto facendo solo un secondo pasto molto leggero nella giornata e, se possibile, anche una passeggiata subito dopo pranzo. I ripieni sono invece ottimi quando si ha a che fare con bambini inappetenti: concentrare tutto in un solo piatto permette di far mangiare loro in modo variato, oltre alla pasta, anche carni, verdure e formaggi con un solo sforzo. Un ultimo consiglio per chi sceglie i prodotti confezionati: è importante leggere attentamente l’etichetta: anzitutto per controllare la data di scadenza, poi per scoprire sulle tabelle nutrizionali i quantitativi adatti al proprio peso e al proprio stile di vita».