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 2001  dicembre 20 Giovedì calendario

Una delle tecniche più di moda nell’estetica dentale è quella delle "faccette di porcellana". Carlo Zuffetti, specialista in odontoiatria: "Con le faccette, sottili lamine di porcellana, si può ricoprire un solo dente rotto, scurito o troppo piccolo

Una delle tecniche più di moda nell’estetica dentale è quella delle "faccette di porcellana". Carlo Zuffetti, specialista in odontoiatria: "Con le faccette, sottili lamine di porcellana, si può ricoprire un solo dente rotto, scurito o troppo piccolo. Si possono anche applicare su incisivi centrali, laterali e canini, sia nella parte superiore che inferiore della bocca, cambiando radicalmente il sorriso e la luminosità dei denti. E non ci sarà tabacco, caffè o tè che li farà scurire: la ceramica non cambia colore". Costo di una faccetta: un milione e mezzo. Per migliorare il sorriso si può anche ricorrere all’odontoplastica: piccoli ritocchi con una fresa per arrotondare spigoli, accorciare e modificare la morfologia del dente. Oppure alle otturazioni con miscele di resina e cristalli di quarzo (più resistenti delle tradizionali). Se i denti sono accavallati o male allineati si interviene con gli apparecchi ortodontici (chiamati "macchinette"), sempre più raffinati e invisibili: le stelline, invece di essere applicate all’esterno dei denti, sono nascoste all’interno. Tra le nuove tecniche per sbiancare lo smalto dei denti, una da utilizzare in casa: il paziente si fa costruire dal dentista una mascherina di acetato modellata sul calco delle arcate e la applica tutte le sere dopo averla riempita di un gel schiarente (perossido di carbamide al 10 per cento). L’operazione va ripetuta per una o due settimane (a seconda della condizione dei denti). Costo della mascherina: poco più di un milione. Per lo sbiancamento ultrarapido l’ultima novità è il laser, che garantisce denti splendenti con tre sedute di venti minuti. I risultati sembrano buoni, ma i medici non sanno ancora dire se siano duraturi. La sostanza usata, sempre composta di perossido di idrogeno sotto forma di gel (ma molto più concentrato), viene attivata con il calore del laser.