Paola Pollo sul Corriere della Sera del 16/12/01 a pagina 18., 16 dicembre 2001
In Italia signore e ragazze riscoprono la moda del colbacco, sfoggiato in vari materiali e modelli: di volpe argentata, astrakan, visone, marabù, peluche, con coda o paraorecchi
In Italia signore e ragazze riscoprono la moda del colbacco, sfoggiato in vari materiali e modelli: di volpe argentata, astrakan, visone, marabù, peluche, con coda o paraorecchi. I prezzi: 59 mila lire (30.47 euro) quelli in simil pelo colorato, un milione e passa (558 euro) il visone e nylon di Prada, quasi due milioni (1012.26 euro) la volpe argentata o rossa con coda a ciambella di Blumarine. Il colbacco, nato trecento anni fa nella Russia degli zar e destinato ai reggimenti della cavalleria, in origine era in astrakan. In seguito i francesi lo vollero in pelo d’orso, e il Regio Esercito italiano in foca. Poi lo indossarono anche le dive, da Marlene Dietrich (nel film "La regina Caterina") a Julie Christie ("Dottor Zivago"). Molto amato da Maria Callas, Valentina Cortese, Carla Fracci e Giuliana Cella, quest’anno si è anche visto sulle teste di Federica Panicucci, Martina Colombari, Daniela Santanchè, Yvonne Sciò e Youma. Marta Marzotto, che li ha sempre sfoggiati volentieri, ne possiede venti (qualche anno fa ne difese uno in zibellino da una sfuriata di Marina Ripa di Meana): «Ognuno è legato a un ricordo, come quello che mi regalò a Leningrado il poeta Evtushenko. D’estate li conservo tutti in carta e sacchetti di nylon, dopo averli spruzzati col ddt». Altri colbacchi celebri: quelli di Armando Cossutta e quelli del tecnico del Mantova Gustavo Giagnoni, che li indossava sempre, in campo, per scaramanzia.