Marco Merola sul VenerdÏ di Repubblica del 14/12/01 a pagina 108., 14 dicembre 2001
La scorsa estate, a Nola (50 chilometri da Napoli), è stato scoperto un villaggio dell’Età del bronzo, sommerso da un’eruzione del Vesuvio nel 1800 avanti Cristo
La scorsa estate, a Nola (50 chilometri da Napoli), è stato scoperto un villaggio dell’Età del bronzo, sommerso da un’eruzione del Vesuvio nel 1800 avanti Cristo. Durante gli scavi, iniziati per la costruzione di uno shopping center, sono stati ritrovati intatti alcuni utensili, un cimitero ornato con zanne di cinghiale (ora in restauro al Museo archeologico di Napoli) e tre capanne lunghe diciassette metri e larghe nove, a forma di ferro di cavallo. «I nolani del II millennio avanti Cristo vivevano a stretto contatto gli uni con gli altri, riuniti in villaggi, dediti principalmente a lavori agricoli e pastorizia: sono stati ritrovati scheletri di capre e pecore, morte durante l’eruzione, chiuse in una gabbia. Per curare le malattie, si affidavano a uno sciamano» (Claude Albore Livadie, professoressa del Centro nazionale della ricerca scientifica di Parigi). Secondo gli archeologi, sotto il villaggio potrebbero esserci i resti di una cittadina più antica dell’Età del bronzo: «Sono stati ritrovati alcuni steccati, grandi recinti rettangolari, pavimenti di due capanne ovali, una fornace e altri oggetti artigianali precedenti al villaggio di Nola». Gli scavi andranno avanti per tutto il mese di gennaio.