Fabrizio Carbone su Panorama del 06/12/01 a pagina 215., 6 dicembre 2001
Oltre 5 mila anni fa gli egiziani estraevano le agate dalle montagne, le raccoglievano come ciottoli levigati dai fiumi o sulla riva del mare, le lucidavano a forma di goccia, perla, ovale da cammeo o da anello
Oltre 5 mila anni fa gli egiziani estraevano le agate dalle montagne, le raccoglievano come ciottoli levigati dai fiumi o sulla riva del mare, le lucidavano a forma di goccia, perla, ovale da cammeo o da anello. Gli artigiani coloravano le pietre con formule tramandate di padre in figlio e, a seconda delle venature, le chiamavano calcedonio, sardonice, corniola. Gli incisori cretesi, assiri, fenici, greci e romani inventarono forme e figure per rappresentare i miti, gli dei e gli eroi. Alla nascita dell’Islam l’agata servì da supporto ai versetti del Corano e, perché si leggessero meglio, le parole venivano colorate di nero.