Luigi Offeddu sul Corriere della Sera del 24/12/01a pagina 20., 27 dicembre 2001
North Pole, villaggio di 1.619 anime in cima all’Alaska, fondato nel 1953 col motto ”Natale per tutto l’anno”, accoglie i visitatori con una statua di tredici metri, barba bianca e giubbone rosso, accanto un cartello piantato nella neve: ”Do you believe?”, "Ci credi?"
North Pole, villaggio di 1.619 anime in cima all’Alaska, fondato nel 1953 col motto ”Natale per tutto l’anno”, accoglie i visitatori con una statua di tredici metri, barba bianca e giubbone rosso, accanto un cartello piantato nella neve: ”Do you believe?”, "Ci credi?". Il Comune è in Snowman Street (via Pupazzo di neve), la polizia, per stemma una slitta e un bastoncino ricurvo di marzapane, è in viale Santa Claus, l’ufficio postale riceve ogni anno mezzo milione di lettere da bambini americani ma anche europei e australiani. I lampioni sono tutti ricurvi e striati di bianco e rosso, le auto nei parcheggi sono legate a generatori di corrente (senza, per via delle temperature che scendono fino a 40 gradi sotto zero, nessun motore ripartirebbe), quando fa troppo freddo la gente si avvolge le guance in uno speciale nastro per pacchi in vendita nei supermercati. Al numero 101 di via san Nicola, la casa di Babbo Natale, con immensi scaffali pieni di gnomi, presepi, vecchietti col cappuccio rosso, bocce di cristallo con la neve che fiocca. Ogni Natale Kris Kilinger, ex camionista di Seattle, 48 anni, barba autentica lasciata crescere per trent’anni, seduto su un tronetto, indosso gli abiti di Santa Klaus, prende in braccio centinaia di bimbi arrivati da tutto il mondo, persino dal Giappone.