Umberto Eco, LíEspresso 27/12/2001, 27 dicembre 2001
«Ora che, con il film, il fenomeno Harry Potter sta diventando veramente qualcosa di globale, mi è accaduto di vedere due settimane fa un ”Porta a Porta” dove da un lato appariva il mago Otelma, felicissimo per questa propaganda, in favore dei signori come lui (tra l’altro si presentava vestito in modo così ”magoso” che neppure Ed Wood avrebbe osato farlo apparire in un suo film dell’orrore) e un insigne esorcista come padre Amorth (nomen omen) per il quale le storie di Potter veicolano idee diaboliche [
«Ora che, con il film, il fenomeno Harry Potter sta diventando veramente qualcosa di globale, mi è accaduto di vedere due settimane fa un ”Porta a Porta” dove da un lato appariva il mago Otelma, felicissimo per questa propaganda, in favore dei signori come lui (tra l’altro si presentava vestito in modo così ”magoso” che neppure Ed Wood avrebbe osato farlo apparire in un suo film dell’orrore) e un insigne esorcista come padre Amorth (nomen omen) per il quale le storie di Potter veicolano idee diaboliche [...]. Pensiamo davvero che, leggendo storie di magia, i bambini, una volta adulti, crederanno alle streghe (e così pensano, come un sol uomo, se pure con opposti sentimenti, il mago Otelma e padre Amorth)? Tutti abbiamo provato un salutare spavento di fronte a orchi e lupi mannari, ma da grandi abbiamo imparato a non temere le mele avvelenate bensì il buco nell’ozono, e da piccini tutti abbiamo creduto che i bambini li portasse la cicogna, ma questo non ci ha impedito, da adulti, di adottare un sistema più acconcio (e più gradevole) per produrli. Il vero problema non è rappresentato dai bambini che nascono credendo al Gatto e alla Volpe ma poi imparano a preoccuparsi di ben altri e meno fantastici arruffoni; il problema preoccupante è quello dei grandi, forse di quelli che da bambini non leggevano storie di magia, ma che sovente persino le trasmissioni televisive inducono a consultare i lettori dei fondi di caffè, i taroccatori di tarocchi, i celebranti di messe nere, gli indovini, i guaritori, i manipolatori di tavolini, i prestidigitatori dell’ectoplasma, i rivelatori del mistero di Tutankamen. Poi finisce che a forza di credere ai maghi tornano a dar fiducia anche ai Gatti e alle Volpi» (Umberto Eco).