27 dicembre 2001
Raffaele Cocchiarella, di anni 76 e sua moglie Pasqualina, di anni 72. Tutti e due sbranati dai loro cani
Raffaele Cocchiarella, di anni 76 e sua moglie Pasqualina, di anni 72. Tutti e due sbranati dai loro cani. Lui contadino in pensione, lei casalinga, vivevano col figlio Antonio, di anni 41, in una casa colonica di due piani e giardino a un chilometro e mezzo da Fragneto Labate, sulle colline del Sannio, Benevento. Da sette anni si difendevano dai ladri tenendo in giardino tre molossi corsi e una femmina di maremmano, 90 chili ciascuno. Intorno a mezzogiorno di giovedì stavano portando il pranzo ai cani quando questi, forse per fame, forse per qualche cruccio improvviso, s’avventarono contro di loro e li fecero a pezzi. Dopodiché si accucciarono tranquilli sulla neve, tra brandelli di vestiti e di carne. Il giorno successivo l’Ente nazionale protezione animale ritenne tuttavia doveroso salvarli dalla soppressione e li prese in affidamento.