Marco Bussagli su Avvenire del 21/12/01 a pagina 23., 21 dicembre 2001
Ultima teoria sulla fine del Caravaggio: non morì a Napoli per mano dei sicari del cardinale Scipione Borghese ma in un ospedale di Porto Ercole, probabilmente per un’intossicazione alimentare o un’infezione
Ultima teoria sulla fine del Caravaggio: non morì a Napoli per mano dei sicari del cardinale Scipione Borghese ma in un ospedale di Porto Ercole, probabilmente per un’intossicazione alimentare o un’infezione. A testimoniarlo, poche parole scritte in inchiostro nero su un foglietto ingiallito ritrovato tra i registri della parrocchia di Sant’Erasmo a Porto Ercole: «Ali 18 luglio 1609 nel ospitale di Santa Maria Ausiliatrice morse Caravaggio, dipintore, per malattia». La data della morte è spostata di un anno rispetto a quella reale (che avvenne nel 1610) perché a Porto Ercole s’usava il calendario mariano, che faceva iniziare l’anno dal primo settembre. L’appunto smentisce la versione di Giovanni Baglione, prima amico e poi acerrimo nemico di Caravaggio, in base al quale il pittore, abbandonato da tutti, al limite della follia e preda della malaria, morì mentre «vagava sotto il sole sulla spiaggia di Porto Ercole, senza aiuto humano, malamente, come appunto male haveva vivuto».