Marlyn Monroe su La Stampa del 28/12/01 a pagina 11., 28 dicembre 2001
«Al mattino, quando mi affaccio alla porta, gli spazzini che vanno lungo la 57ª mi dicono: "Ciao, Marilyn! Come va oggi?"
«Al mattino, quando mi affaccio alla porta, gli spazzini che vanno lungo la 57ª mi dicono: "Ciao, Marilyn! Come va oggi?". Per me è un onore e li adoro per questo. Gli operai... passo loro vicino e fischiano. Prima fischiano perché pensano: ”Toh! Una ragazza! bionda e non è sfasciata’. Poi dicono: ”Buon Dio, ma è Marilyn Monroe’. Quelle sono le volte che è bello, la gente che sa chi sei. E senti che per loro hai rappresentato qualcosa. Non so perché, ma in qualche modo sento che capiscono che sono presente in tutto quello che faccio, quando recito, quando appaio sullo schermo, o se li vedo di persona e li saluto: quando dico ”Ciao, come stai?’ intendo proprio dire ciao, come stai» (Marilyn Monroe, in un’intervista a Richard Meryman della Bbc nel luglio 1962, un mese prima di morire).