Federica Re David su Il Messaggero del 28/12/01 a pagina 9; su Libero del 28/12/01 a pagina 5., 28 dicembre 2001
Dodici dei diciotto maggiori partiti politici italiani hanno chiuso il 2000 con un bilancio pesantemente negativo, ma riusciranno a pareggiare i conti grazie ai 400 miliardi che pioveranno nelle loro casse sotto forma di rimborsi elettorali (il 40 per cento subito, il resto in 4 rate successive fra il 2002 e il 2005)
Dodici dei diciotto maggiori partiti politici italiani hanno chiuso il 2000 con un bilancio pesantemente negativo, ma riusciranno a pareggiare i conti grazie ai 400 miliardi che pioveranno nelle loro casse sotto forma di rimborsi elettorali (il 40 per cento subito, il resto in 4 rate successive fra il 2002 e il 2005). Forza Italia ha presentato il passivo più alto con 35 miliardi e 865 milioni di lire, ma con i rimborsi rientrerà in tutto di quasi 123 miliardi; la Lista Pannella è in rosso di 10 miliardi e 284 milioni, ma non avendo conquistato neanche un seggio in Parlamento, non ha diritto ad alcun rimborso. Hanno chiuso il 2000 in attivo Rifondazione Comunista con 3 miliardi e 638 milioni (cui si aggiungeranno 18 miliardi di rimborsi per le Poilitiche), i Ds con 2 miliardi e 692 milioni (più 78 miliardi), An con 2 miliardi e 394 milioni (più 50 miliardi di contributi). Al patrimonio dei Ds vanno aggiunti anche i soldi ricavati dalla vendita del palazzo di via delle Botteghe Oscure (comprato da Togliatti nel ’45 per 30 milioni e rivenduto a 10 milioni al metro quadro), a quello di Alleanza Nazionale i beni per un valore di 2 miliardi di lire (immobili, liquidi, titoli) lasciati in eredità al partito dalla contessa Anna Maria Colleoni.