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 2001  dicembre 22 Sabato calendario

Dorian Houser, del Navy Marine Mammal Program di San Diego, ha scoperto che le esplosioni marine e le onde a bassa frequenza dei sonar possono provocare l’embolia gassosa in balene e delfini

Dorian Houser, del Navy Marine Mammal Program di San Diego, ha scoperto che le esplosioni marine e le onde a bassa frequenza dei sonar possono provocare l’embolia gassosa in balene e delfini. La patologia, provocata dall’esposizione a forti pressioni, può essere presente anche nell’uomo ed è tipicamente associata alle immersioni (infatti è chiamata anche ”morbo del palombaro”). Immergendosi in profondità, la pressione spinge l’azoto prodotto dalla respirazione dai polmoni al sangue, dove si accumula sotto forma di bolle gassose potenzialmente pericolose: gli animali sono in grado di liberarsi dell’azoto espirando con forza quando tornano in superficie. Houser ha notato che l’inquinamento acustico sotto i mari influisce negativamente sulle capacità dei cetacei: le onde sonore, infatti, espandono le bolle di gas nell’organismo fino a bloccare i vasi sanguigni, rompere i tessuti e danneggiare i nervi, provocando così i sintomi del morbo del palombaro.