Radiocor 2-1-2002; Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera del 3/1/2002, 3 gennaio 2002
L’amministrazione della Camera ha approfittato dell’arrivo dell’euro per alzare i prezzi della buvette di Montecitorio, fermi da quattro anni
L’amministrazione della Camera ha approfittato dell’arrivo dell’euro per alzare i prezzi della buvette di Montecitorio, fermi da quattro anni. Qualche esempio: prima di Natale una tazzina di caffè costava 900 lire, adesso 0,60 euro, cioè 1.160 lire (aumento del 29 per cento). Cappuccino e cornetto sono passati da 2.000 a 2.323 lire, pari a 1,19 euro. Supplì e panni al prosciutto sono cresciuti di un 12-15 per cento, un bicchiere d’acqua minerale del 45 per cento: 30 centesimi, 580 lire (l’anno scorso erano 400). Nessuna lamentela, finora, tra i deputati, che d’altra parte guadagnano 7 mila euro netti al mese, circa 14 milioni di lire. Alla buvette del Senato invece, nota per la "piccola pasticceria", l’"arredo caldo" del legno e i prezzi contenuti, il listino non è cambiato affatto: 0,46 euro (900 lire) per un caffè, 0,67 euro (1.300 lire) per un cappuccino, 1,03 euro (2.000 lire) per una spremuta d’arancia.