Pietrangelo Buttafuoco, il Giornale 22/12/2001, 22 dicembre 2001
«Tornando alle faccende di provincia, al retrobottega della clinica, non vorremmo peccare di vilipendio, ma tra l’immagine di Carlo Azeglio Ciampi che si offre raggiante ai fotografi con la prima moneta d’Euro e la battuta di Umberto Bossi, una battuta smozzicata tra uno sbuffo di toscano, e cioè che ”è difficile immaginare un banchiere che sventola una bandiera, è più facile immaginarlo mentre sventola una banconota”, sottoscriviamo tra le due icone quest’ultima perché – a parte la dannazione dei delinquenti che per il denaro sono disposti a tutto, a morirci perfino – è veramente difficile pensare che si possa fare alcunché di patriottico con il denaro
«Tornando alle faccende di provincia, al retrobottega della clinica, non vorremmo peccare di vilipendio, ma tra l’immagine di Carlo Azeglio Ciampi che si offre raggiante ai fotografi con la prima moneta d’Euro e la battuta di Umberto Bossi, una battuta smozzicata tra uno sbuffo di toscano, e cioè che ”è difficile immaginare un banchiere che sventola una bandiera, è più facile immaginarlo mentre sventola una banconota”, sottoscriviamo tra le due icone quest’ultima perché – a parte la dannazione dei delinquenti che per il denaro sono disposti a tutto, a morirci perfino – è veramente difficile pensare che si possa fare alcunché di patriottico con il denaro. Figurarsi alcunché di ”storico”. Non è affatto un ”momento storico” il cambio di pecunia, è solo un rinnovo tasche perché oltretutto varia il taglio (più largo) facendo variare di conseguenza i portafogli (e di conseguenza anche i santini, finirà così). Dovremo abituarci agli spiccioli, tutto qua, solo Silvio Berlusconi ha avuto la sagacia dada di lanciarsi in una sfacciata nostalgia: ”Sono affezionato alla lira, anche perché ne ho fatte tante in vita mia”» (Pietrangelo Buttafuoco)