Su la Repubblica del 27/12/01 a pagina 43., 27 dicembre 2001
Secondo Norma Bosquet, americana, assunta dalla Dietrich come segreteria quindici anni prima di morire, l’attrice si sarebbe tolta la vita ingerendo una dose massiccia di sonniferi: «Trascorse dodici anni a letto, praticamente paralizzata
Secondo Norma Bosquet, americana, assunta dalla Dietrich come segreteria quindici anni prima di morire, l’attrice si sarebbe tolta la vita ingerendo una dose massiccia di sonniferi: «Trascorse dodici anni a letto, praticamente paralizzata. Quando qualcuno la chiamava per vederla, diceva che stava partendo, trovava ogni scusa perché nessuno sapesse. E’ uscita solo una volta, per l’intervista con Maximilian Schell, nel 1984. Non poteva rifiutarla, aveva bisogno di soldi per campare, e l’ultima cosa che avrebbe fatto era rivelare le sue reali condizioni. Così, s’è inventata una messa in scena. Le ho messo una tuta e l’ho portata su una sedia a rotelle in studio dove ha raccontato che si era storta una caviglia correndo. Anche quando fu ricoverata dope essere caduta in bagno, ubriaca, urlò perché la facessero passare dalla porta di servizio della clinica per non essere vista. Due giorni prima di morire ebbe un’emorragia cerebrale, la seconda in poco tempo. Ho chiamato la figlia Maria, a New York ma è arrivato Peter, lei lo detestava, dei quattro nipoti amava solo Michael. Peter ha detto all’avvocato che voleva ricoverarla, e lei ha sentito, dalla stanza vicina. Quando sono uscita, mi ha chiesto i sonniferi, le ho dato la scatola. Quando sono tornata la scatola non c’era più, e lei era morta».