Ivan Sergeevic Turgenev, "Memorie di un cacciatore", Rizzoli, 4 gennaio 2002
I più tradizionalisti consideravano peccato vendere il grano, dono di Dio. Nei casi di grave carestia spesso il grano veniva distribuito da chi aveva una riserva a chi non ne aveva, che si impegnava a pagare il suo debito in natura l’anno successivo
I più tradizionalisti consideravano peccato vendere il grano, dono di Dio. Nei casi di grave carestia spesso il grano veniva distribuito da chi aveva una riserva a chi non ne aveva, che si impegnava a pagare il suo debito in natura l’anno successivo.