Orio Vergani, "Alfabeto del XX secolo", Baldini&Castoldi, Milano 2000, 4 gennaio 2002
Sunset Bulevard. «L’ultimo anno prima della guerra, l’esatate del 1939, al Festival del Cinema di Venezia, Elena Vitiello, da Napoli, in arte Francesca Bertini tentò la sua rentrée
Sunset Bulevard. «L’ultimo anno prima della guerra, l’esatate del 1939, al Festival del Cinema di Venezia, Elena Vitiello, da Napoli, in arte Francesca Bertini tentò la sua rentrée. Affittò una camera all’Excelsior, ebbe sulla spieggia una cabina vicina a quella di Brigitte Helme, la statua germanica che aveva interpretato Metropolis. Alla sera saliva alle sale da gioco, si avvicinava ai tavoli della roulette, faceva piccole puntate sul rosso e nero. I registi, i produttori, i finanziatori, i giornalisti, i cineasti, gli attori e le attrici che nella storia del cinema italiano hanno nome in corpo 6, mentre lei, Elena Vitiello, ha per sé tutto un lungo capitolo, passavano senza guardarla, senza, in molti casi, nemmeno riconoscerla. Ma non basta. Ogni tanto Elena Vitiello, contessa Cartier, diceva bonariamente a qualcuno con cui aveva attaccato discorso al tavolo verde: ”Non mi avete riconosciuto? Sono Francesca Bertini”. Lo diceva a certi ragazzi di venti anni che non l’avevano mai sentita nominare».