Massimo Causo, "L’alterUgo del cinema italiano", Besa, Lecce 2001, 4 gennaio 2002
Gli esordi. «Un teatro quello del Dopolavoro... Be’ lasciamo correre, una vera e propria frana. Aveva le finestre che davano dritto sui binari
Gli esordi. «Un teatro quello del Dopolavoro... Be’ lasciamo correre, una vera e propria frana. Aveva le finestre che davano dritto sui binari. Quando passava l’accelerato per Cologno, Piacenza e Mantova il fabbricato tremava come fosse scoppiato il terremoto. Mentre transitava il convoglio, poiché in sala non si sentiva un accidenti, muovevo a vuoto le labbra per poi riprendere il discorso» (Ugo Tognazzi).