Massimo Causo, "L’alterUgo del cinema italiano", Besa, Lecce 2001, 4 gennaio 2002
Cremona. «Giravo per la città fino a notte inoltrata con questa compagnia della buona morte. La mattina si dormiva sino a mezzogiorno
Cremona. «Giravo per la città fino a notte inoltrata con questa compagnia della buona morte. La mattina si dormiva sino a mezzogiorno. La domenica il tradizionale struscio. Si campava alla meglio. Il guaio era che tutti avevano bene o male un mestiere o si preparavano a farselo. Nel palazzo dove abitavo gli amici mi ripetevano, ed era sempre la stessa nenia: terminata la scuola andrò in banca... E tu Ugo dove andrai a parare? E a quel punto facevo i pensieri più brutti che si possono immaginare» (Ugo Tognazzi).