Massimo Causo, "L’alterUgo del cinema italiano", Besa, Lecce 2001, 4 gennaio 2002
Al salumificio Negroni. «Al mattino si lavorava in una specie di rivoluzione fonica. Era che giù, nei mattatoi, massacravano cinquecento bestie al giorno in un coro tremendo di muggiti
Al salumificio Negroni. «Al mattino si lavorava in una specie di rivoluzione fonica. Era che giù, nei mattatoi, massacravano cinquecento bestie al giorno in un coro tremendo di muggiti. Al pomeriggio, invece, silenzio di tomba: era la fase dell’insaccamento... mi mandarono via da Negroni per le frequenti assenze dovute alle recite per le Forze Armate» (Ugo Tognazzi).