Giorgio Bocca, la Repubblica 31/12/2001, 31 dicembre 2001
«Ciò che auguro al mio paese si riassume in una parola: restaurazione. Basta per carità con le riforme [
«Ciò che auguro al mio paese si riassume in una parola: restaurazione. Basta per carità con le riforme [...]. A cominciare da quella che con penoso anglicismo chiamano devolution accordata al 4 per cento di voti della Lega per cui nel paese delle cento polizie bisognerebbe inventarne un’altra e invece di una scuola farne chissà quante regionali e comunali. Ci spiace per Cattaneo e altri galantuomini federalisti ma il federalismo da noi ha prodotto dei mostri come la regione Sicilia dove i governanti lavorano alla media infernale di quattro cinque minuti al giorno ogni anno, tutti i fiumi sono avvelenati, la desertificazione è in corso, la disoccupazione cresce e la Mafia regna [...]. O si restaura o si muore» (Giorgio Bocca).