Elisabetta Rosaspina sul Corriere della Sera del 7/01/02 a pagina 23., 7 gennaio 2002
Il prossimo febbraio Sotheby’s metterà all’asta i manoscritti raccolti da Gwenn-Aoel Bolloré, poeta e industriale morto lo scorso anno (le sue cartiere producono i raffinati fogli per le edizioni della Pléiade di Gallimard)
Il prossimo febbraio Sotheby’s metterà all’asta i manoscritti raccolti da Gwenn-Aoel Bolloré, poeta e industriale morto lo scorso anno (le sue cartiere producono i raffinati fogli per le edizioni della Pléiade di Gallimard). Tra i pezzi più pregevoli della biblioteca, che dovrebbe fruttare un milione e 600 mila euro (più di tre miliardi di lire): il manoscritto di "Nord", l’ultimo libro pubblicato da Céline prima di morire (quotato tra i 400 mila e i 600 mila euro); il quadernetto sul quale il giovane Breton annotò i suoi primi esercizi poetici (17 poemi che valgono adesso tra i 30 e i 45 mila euro); due taccuini di viaggio di Max Jacob, valutati tra i 6 mila e i 9 mila euro ciascuno; 27 disegni originali di Salvador Dalì che accompagnano una sontuosa edizione dei "Canti di maldoror" (tra i 220 mila e i 380 mila euro). Bolloré, che era anche oceanografo, battezzò col suo nome uno sconosciuto granchio fossile trovato durante le sue ricerche. Superstite del battaglione di 177 fucilieri della Marina francese che il 6 giugno ’44 sbarcarono in Normandia, ogni anno celebrava la ricorrenza con la divisa indosso.