Michal Viewegh, "Quei favolosi anni da cani", Mondadori, 7 gennaio 2002
La Primavera di Praga, l’invasione sovietica, la ”normalizzazione” imposta da Mosca: ovvero Quei favolosi anni da cani
La Primavera di Praga, l’invasione sovietica, la ”normalizzazione” imposta da Mosca: ovvero Quei favolosi anni da cani. Già nel titolo si evince lo spirito di questo best seller boemo, un amarcord agrodolce (stile Ti ricordi di Dolly Bell, il film di Emir Kusturica sugli anni Sessanta a Sarajevo) senza nostalgie né rancori. Pieno di humour, dote che mai mancata ai cechi, evoca un’epoca, vista, però, dal lato di chi allora era ancora bambino. Michal Viewegh è nato a Praga nel 1962. cresciuto in provincia e ha studiato letteratura nell’università della capitale. Come molti intellettuali suoi connazionali, ha fatto un po’ mille mestieri, prima per le difficoltà di tipo politico, dovute al comunismo, poi per quelle economiche, dovute alla difficile transizione verso il capitalismo. Con questo romanzo ha vinto il premio Orten nel 1992.