Gregor von Rezzori, "Memorie di un antisemita", Guanda, 7 gennaio 2002
Berlino 1943, sul tram. «...il comportamento stranamente impacciato dell’uomo lo aveva colpito, portava un zaino e aveva continuato a chiedere della fermata del Tietgarten, con un movimento maldestro aveva sollevato il risvolto della giacca scoprendo la stella gialla che cercava di nascondere – e lui aveva capito che si trattava di uno di quei poveri diavoli che dovevano radunarsi alla stazione del Tietgarten per essere spediti ”nell’est”; aveva arrotolato un biglietto da cinquanta marchi e lo aveva passato di nascosto all’uomo e quello aveva trattenuto il suo dito per tutto il tempo fino alla stazione del Tietgarten»
Berlino 1943, sul tram. «...il comportamento stranamente impacciato dell’uomo lo aveva colpito, portava un zaino e aveva continuato a chiedere della fermata del Tietgarten, con un movimento maldestro aveva sollevato il risvolto della giacca scoprendo la stella gialla che cercava di nascondere – e lui aveva capito che si trattava di uno di quei poveri diavoli che dovevano radunarsi alla stazione del Tietgarten per essere spediti ”nell’est”; aveva arrotolato un biglietto da cinquanta marchi e lo aveva passato di nascosto all’uomo e quello aveva trattenuto il suo dito per tutto il tempo fino alla stazione del Tietgarten».