Claudio Rendina su la Repubblica del 6/01/02 a pagina XI della Cronaca di Roma., 6 gennaio 2002
La Befana, nata a Roma quattro secoli fa, è un personaggio pagano del gruppo delle "comari secche", che fanno la loro comparsa in tanti riti e feste popolari
La Befana, nata a Roma quattro secoli fa, è un personaggio pagano del gruppo delle "comari secche", che fanno la loro comparsa in tanti riti e feste popolari. I romani, nel tempo, le hanno attribuito varie identità: nonna ottuagenaria di Erode, ancilla ostiaria di Pilato, zia di Barabba con doti divinatorie (di qui la credenza che chiunque reciti a mezzanotte dell’Epifania tre Pater per la Santissima Trinità e uno per l’Angelo della Buona Nuova, vedrà in sogno ciò che di buono gli riserva l’anno nuovo). I bambini di una volta, dopo aver spedito una lettera al domicilio della Befana, in via della Padella numero 2, preparavano un morbido pasto a base di ricotta (per ristorare la vecchietta sdentata) e appendevano le calze vuote alla cappa del caminetto. In origine la festa del 6 gennaio si svolgeva in piazza dei Cappellari e piazza Sant’Eustachio: nobili e plebei si affollavano attorno alle bancarelle, mentre i venditori, vestiti da Befana, offrivano giocattoli, dolci e frutta rivolgendo ai bambini occhiatacce e sberleffi. Più tardi la moda delle crinoline richiese uno spazio più grande, la fiera fu perciò spostata in piazza Navona, sede fino a quel momento dell’antico mercato delle erbe che venne trasferito a campo de’ Fiori.