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 2002  gennaio 09 Mercoledì calendario

Una delle maggiori cause di anomalie nei neonati sono proprio le cardiopatie congenite: «Possono dipendere da diversi fattori», spiega il dottor Giuseppe De Simone, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma «dall’alcolismo, dal fumo durante la gravidanza oppure da fattori congeniti

Una delle maggiori cause di anomalie nei neonati sono proprio le cardiopatie congenite: «Possono dipendere da diversi fattori», spiega il dottor Giuseppe De Simone, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale Bambino Gesù di Roma «dall’alcolismo, dal fumo durante la gravidanza oppure da fattori congeniti. Le malformazioni possono essere semplici o complesse», continua De Simone, «e possono manifestarsi al momento della nascita oppure passare inosservate per lungo tempo». Sono i genitori a doversi accorgere dei sintomi: «Il bambino affetto da questa malformazione si nutre poco volentieri perché si affatica durante l’allattamento, soffre di un’abbondante sudorazione dovuta a questo sforzo e non cresce», dice De Simone. «La cardiologia moderna interviene durante la gravidanza, con la diagnosi prenatale: tra la sedicesima e la diciottesima settimana viene fatta la ecocardiografia fetale, un esame in cui viene studiato il cuore del bambino». Si procede comunque a una operazione chirurgica, anche sul neonato, per correggere la malformazione. Una volta che il bimbo è stato operato per una malformazione non grave, torna a una vita normale. Per le malformazioni complesse, viene tenuto sotto controllo periodicamente (due volte l’anno) ma torna comunque a una vita sociale normale. «Certo non potrà fare sport a livello agonistico», dice De Simone, «ma questo non vuol dire che non possa fare attività fisica. Può e deve giocare a pallone con gli amici, e correre. L’importante è che faccia solo ciò che si sente di fare. D’altronde un bambino si ferma solo quando è stanco. Non sarebbe giusto limitarlo».