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 2002  gennaio 09 Mercoledì calendario

Tra le setole della spazzola, nel lavandino dopo il lavaggio, sul cuscino. L’evidenza non lascia spazio ad equivoci: vi stanno cadendo i capelli

Tra le setole della spazzola, nel lavandino dopo il lavaggio, sul cuscino. L’evidenza non lascia spazio ad equivoci: vi stanno cadendo i capelli. Un fenomeno che interessa uomini e donne, ma che non deve spaventare perché, nella maggior parte dei casi, è del tutto naturale. «L’attività fisiologica del capello ha un suo ciclo che prevede una nascita, un periodo di crescita e una morte. In condizioni normali, quando un capello cade vuol dire che un altro è pronto a prendere il suo posto», spiega la dottoressa Elisabetta Bianchi, specialista in dermatologia a Bologna e membro della Società italiana di tricologia. Talvolta, però, il diradamento si fa più evidente e quelli che cadono sono folti ciuffetti. Anche in questo caso non è detto che il problema sia irrisolvibile. Le forme di alopecia, cioè di diminuzione della quantità di capelli, sono diverse, come le loro cause: stress, disfunzioni endocrine, carenze di proteine e di oligoelementi. «Non tutte sono incurabili», assicura la dottoressa Lucia Lospalluti, specialista in dermatologia a Bari, «come dimostra l’alta percentuale di ricrescita. A patto che avvenga una diagnosi precoce e rigorosa. Le cure sono differenti a seconda del tipo di caduta». Sarà la visita dermatologica, all’incirca dalle 200.000 lire in su (poco più di 103 euro), a decidere i trattamenti necessari. E c’è anche la soluzione estrema: «Se il diradamento è notevole, è preferibile il trapianto, che è eterno e si effettua quando la caduta si è stabilizzata», conclude il dottore Alessio Carissimo, specialista in chirurgia plastica a Milano.