Salute di sorrisi e canzoni n. 33 Gennaio 2002 pag. 18, 9 gennaio 2002
Vi capita di passare la notte cercando un sistema per far smettere di russare il vostro partner? Consolatevi, siete in buona compagnia
Vi capita di passare la notte cercando un sistema per far smettere di russare il vostro partner? Consolatevi, siete in buona compagnia. «Un uomo su quattro intorno ai 40 anni russa», dice il dottor Raffaele Manni, neurologo, responsabile dell’Unità di medicina del sonno dell’Istituto neurologico Mondino di Pavia. «Russare è un fenomeno molto più diffuso negli uomini, certo, ma dopo la menopausa anche le donne tendono a farlo, per le modificazioni tipiche di questo periodo: l’aumento di peso soprattutto, perché l’adipe contribuisce a rendere più stretto il canale dove passa l’aria, e poi la tipica secchezza delle mucose. I bambini, invece, in genere russano quando hanno tonsille e adenoidi ingrossate, o sono in sovrappeso, o soffrono di malocclusione dentale». Il russamento è un rumore che si verifica durante l’inspirazione nel sonno. «Dormendo si restringe la cavità dove passa l’aria, perché si rilassa il tono dei muscoli di questa parte dell’organismo, c’è quindi una maggiore resistenza al passaggio dell’aria, e le pareti delle parti molli dietro la lingua, palato molle e alto faringe, si mettono a vibrare», dice il dottor Manni. «Si russa di più quando si dorme sdraiati sulla schiena perché la forza di gravità provoca un ulteriore restringimento della zona in cui passa l’aria e perché la lingua tende ad andare all’indietro. Ecco perché, se si russa solo in questa posizione, è decisamente meno grave di quando lo si fa anche dormendo su un fianco. Un russamento sporadico, per esempio se si ha una rinite allergica o un raffreddore, non è certo preoccupante. Ma russare può essere la spia di un disturbo più importante, quello delle apnee notturne: in questo caso bisogna assolutamente intervenire».