Salute di sorrisi e canzoni n. 33 Gennaio 2002 pag. 24, 10 gennaio 2002
Grasso non è bello. E soprattutto non è sano: un bambino sovrappeso oggi è destinato a diventare obeso domani quando sarà adolescente
Grasso non è bello. E soprattutto non è sano: un bambino sovrappeso oggi è destinato a diventare obeso domani quando sarà adolescente. Per questo l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, pone l’allarme ipernutrizione in primo piano per i Paesi industrializzati. Il numero di persone obese è pari a quello dei denutriti nel mondo, ossia un miliardo e 200 milioni. Negli Stati Uniti è obesa una persona su cinque. L’Italia, che occupa gli ultimi posti della lista europea in tema d’obesità (dati Istat 1999-2000), si rifà alla voce sovrappeso, che interessa il 40% degli uomini e il 26% delle donne. E i bambini non sono da meno: risulta obeso il 9% in età prepuberale e il 20-25% fra i 9 e i 12 anni. Accanto a questa stima c’è un altro risultato, dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), secondo cui il 35% di bimbi è in sovrappeso od obeso. «Negli ultimi dieci anni sono raddoppiati i casi di bimbi con diversi chili di troppo, gli adolescenti obesi sono almeno venti su cento», osserva il professor Giuseppe Chiumello, direttore del Centro di endocrinologia dell’infanzia e dell’adolescenza all’ospedale San Raffaele di Milano, «e poco gioca il background genetico, incidono invece e molto errate abitudini alimentari trasmesse dalla famiglia. Spesso uno stile alimentare devoto a quantità di cibi ricchi di grassi e associato alla totale mancanza d’attività fisica, realizza le condizioni ideali per esporre il bambino prima al sovrappeso, poi all’obesità». Per risolvere la questione è necessario correre presto ai ripari, perché un bimbo grasso tende ad avere la pressione alta, può sviluppare malattie cardiache e diventare diabetico. Tutti questi fattori di rischio si possono prevenire cominciando a convincersi che, se tra età, peso e altezza del nostro bambino c’è sproporzione, è bene rivolgersi subito allo specialista. Non serve barare né fare strappi alle regole alimentari che staranno alla base della nuova dieta. La salute di vostro figlio comincia proprio da voi stesse.