Salute di sorrisi e canzoni n. 33 Gennaio 2002 pag. 33, 10 gennaio 2002
Anche le aziende che hanno una mensa, spesso la trascurano: in genere è brutta e triste, rumorosa e con una varietà e una qualità del cibo che lasciano a desiderare
Anche le aziende che hanno una mensa, spesso la trascurano: in genere è brutta e triste, rumorosa e con una varietà e una qualità del cibo che lasciano a desiderare. Cercano di risparmiare, ma non si rendono conto che in questo modo ci rimettono in efficienza e salute dei dipendenti. E allora, che cosa conviene mangiare? «Il piatto unico - pasta con verdure e formaggio, oppure un’insalata con pesce o carne - è la soluzione migliore», prosegue Lucchin. «Certo, dipende dal tipo di lavoro svolto. Le esigenze nutrizionali degli impiegati sono diverse da quelle degli operai. Le tradizioni alimentari vanno riviste, le quantità devono essere commisurate al dispendio di fatica fisica e mentale». Vietatissimo non alzarsi mai dalla scrivania. è importante utilizzare la pausa pranzo anche per sgranchirsi e riposare la mente. L’ipotesi di saltare il pasto è poi del tutto negativa: il digiuno libera una serie di ormoni che scatenano l’allarme «energetico» e quando il livello si alza in maniera eccessiva, scatta la voglia irrefrenabile di mangiare qualsiasi cosa capiti a tiro. «La regola migliore è quella di fare numerosi spuntini durante la giornata, evitando naturalmente gli snack dolci e le merendine delle macchinette. Conviene scegliere invece frutta, verdura e yogurt», conclude Lucchin, «l’ideale è portarsi qualcosa da casa: in cambio del piccolo sacrificio di fare la spesa e prepararsi il pranzo ci sono tutti i vantaggi di una dieta sana ed equilibrata».