Cesare Cases, "Confessioni di un ottuagenario", Donzelli, 10 gennaio 2002
Commessi. «Mi vedevo già in porto, ma Einaudi era piemontese, ergo diffidente. Mi guardò con i suoi freddi occhi azzurri e dichiarò che bisognava mettermi alla prova nella libreria milanese della galleria Manzoni gestita da suo cognato Aldovrandi, detto Al
Commessi. «Mi vedevo già in porto, ma Einaudi era piemontese, ergo diffidente. Mi guardò con i suoi freddi occhi azzurri e dichiarò che bisognava mettermi alla prova nella libreria milanese della galleria Manzoni gestita da suo cognato Aldovrandi, detto Al. Ora altro è fare il redattore editoriale, altro il commesso in libreria; il primo spazia nel futuro, il secondo vegeta nel passato e nel presente».