Cesare Cases, "Confessioni di un ottuagenario", Donzelli, 10 gennaio 2002
Umilianti perfezioni. «Per me il salto qualitativo avvenne grazie a una lettera di Thomas Mann. Einaudi gli aveva proposto (con una lettera redatta da me) di scrivere la prefazione alle Lettere di condannati a morte della Resistenza europea
Umilianti perfezioni. «Per me il salto qualitativo avvenne grazie a una lettera di Thomas Mann. Einaudi gli aveva proposto (con una lettera redatta da me) di scrivere la prefazione alle Lettere di condannati a morte della Resistenza europea. Mann rispose affermativamente, purché gli si traducesse in tedesco una ventina di lettere, ”ciò che dovrebbe riuscirLe tanto più facile - aggiungeva - in quanto Lei dispone di un collaboratore che padroneggia la lingua tedesca con perfezione umiliante”. Se si sentiva umiliato lui, figuriamoci! Da Einaudi evidentemente non sapevano che di Thomas Mann si diceva, come di Goethe, che l’essere lodato da lui equivaleva a un attestato di mediocrità. vero che io non ero lodato come letterato ma come stilista».