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 2002  gennaio 09 Mercoledì calendario

All’ingresso dello stadio Maracana di Rio de Janeiro le impronte, impresse nel cemento, dei piedi nudi dei giocatori che hanno fatto la gloria del calcio brasiliano: in alto Falcao, a destra Garrincha («alla memoria»), al centro Pelè e poi Zico, Didi, Romario, Renato e tanti altri

All’ingresso dello stadio Maracana di Rio de Janeiro le impronte, impresse nel cemento, dei piedi nudi dei giocatori che hanno fatto la gloria del calcio brasiliano: in alto Falcao, a destra Garrincha («alla memoria»), al centro Pelè e poi Zico, Didi, Romario, Renato e tanti altri. Una lapide ricorda un Brasile-Paraguay a cui assistettero più di 170 mila spettatori, ma non vi è traccia della partita del secolo, quella del Cinquanta quando Ghiggia e Schiaffino sconfissero il Brasile, l’Uruguay divenne Campione del Mondo e il Maracana si trasformò «nel luogo dell’immenso dolore». Nell’atrio, al centro della parete, una bacheca con maglietta e scarpini di Garrincha, piccoli e malandati; in campo, dietro le porte, due cabine telefoniche.