Fabio Monti, Corriere della Sera 10/01/2002, 10 gennaio 2002
Eugenio Bersellini su Al Saadi Gheddafi, uno dei figli del colonnello, ingegnere «con passione infinita per il calcio»: «Ha il calcio nel sangue e di calcio sa tutto
Eugenio Bersellini su Al Saadi Gheddafi, uno dei figli del colonnello, ingegnere «con passione infinita per il calcio»: «Ha il calcio nel sangue e di calcio sa tutto. Quando l’ho conosciuto, nel 1999, mi ha parlato di quando mi vedeva allenare in tv. Questo per dire di quanto fosse attento ad ogni fatto calcistico, anche del passato. Allora giocava poco in nazionale, ma devo ammettere che, con la sua applicazione negli allenamenti, in due anni ha compiuto passi da gigante. Il suo ruolo è quello classico di trequartista alle spalle degli attaccanti, ma con me ha trovato spazio soprattutto come centrocampista di sinistra. Giocavamo con un classico 4-4-2, tipo Manchester United, tanto per intenderci. Gli ho detto: lei sarà il nostro Giggs e devo dire che in questi mesi ha fatto molto bene. Ha imparato a mettere ottimi palloni in mezzo all’area per gli attaccanti. E’ un grande professionista, serissimo in fase di preparazione. Per migliorare la propria condizione fisica, due anni fa, aveva voluto lavorare con Ben Johnson e si allenava ogni giorno con i pesi. Era stato a Torino e a Roma, aveva sperimentato i metodi di lavoro di Juve e Lazio. Mi ha sempre ripetuto: mister, si ricordi che io sono soltanto un suo giocatore e lei mi deve trattare come un qualsiasi giocatore».