Fulvio Bianchi, la Repubblica 09/01/2002, 9 gennaio 2002
Pierluigi Collina, eletto quest’anno per la quarta volta miglior arbitro del mondo, unico direttore di gara italiano ai prossimi mondiali: «E’ bello dirigere le grandi manifestazioni: lì i calciatori sono attenti a non fare brutta figura, ci tengono molto all’immagine, al fair play, c’è un approccio diverso alla partita
Pierluigi Collina, eletto quest’anno per la quarta volta miglior arbitro del mondo, unico direttore di gara italiano ai prossimi mondiali: «E’ bello dirigere le grandi manifestazioni: lì i calciatori sono attenti a non fare brutta figura, ci tengono molto all’immagine, al fair play, c’è un approccio diverso alla partita. Non dico che sia più facile o più divertente arbitrare una gara del Mondiale rispetto ad una partita del nostro campionato. No, questo no. Sono difficoltà diverse, l’arbitraggio deve essere funzionale al gioco, ma è indubbio che da noi ci sono più falli, lo dimostrano inequivocabilmente le cifre, e i motivi sono tanti e diversi. Non farei paragoni, però: io, poi, mi diverto un sacco anche ad arbitrare le partitelle fra ragazzini, sono fatto così. Mi fa piacere un ragazzino che mi chiede l’autografo e non glielo nego mai».