il Giornale 10/01/2002, 10 gennaio 2002
«Uno dei punti di forza del libro sembra essere questo enorme conglomerato di nomi... Sono molto contento che lei dica questo, perché ho avuto una gran quantità di problemi
«Uno dei punti di forza del libro sembra essere questo enorme conglomerato di nomi... Sono molto contento che lei dica questo, perché ho avuto una gran quantità di problemi. Inoltre un buon nome. Inoltre un buon nome mi offre un grande piacere. Mi dia un nome e ne avrà un storia, l’inverso non vale. Delle lingue che conosce, quale ha fornito il più grande aiuto nello scrivere Il signore degli anelli? Oh dunque... dei linguaggi moderni direi che il gallese mi ha sempre attratto per lo stile e la musicalità, molto più di ogni altra lingua. Ma un’influenza ancora più potente l’ha probabilmente su di me il finlandese. Possiamo considerare il libro come un’allegoria? No. Detesto l’allegoria ogni volta che ne sento l’odore» (John Ronal Reuel Tolkien)