ìAnsaî 11/01/2002; Pino Buongiorno, 11 gennaio 2002
Via. Il primo giorno del 2002, il premier Sharon dà il via libera. La nave palestinese è a 500 chilometri dalla costa israeliana, 200 chilometri a sud del centro-vacanze egiziano di Sharm el Sheik
Via. Il primo giorno del 2002, il premier Sharon dà il via libera. La nave palestinese è a 500 chilometri dalla costa israeliana, 200 chilometri a sud del centro-vacanze egiziano di Sharm el Sheik. La posizione è ideale: la Karine A si trovava in acque internazionali, in quel tratto di mare era improbabile che le truppe israeliane fossero individuate, l’equipaggio si sente sicuro perché il viaggio è quasi terminato. Dal porto israeliano sul mar Rosso di Eilat, nella notte fra il 2 e il 3 gennaio, i commando Shayetet 13 partono a bordo di motovedette rapide del tipo Dvora (Ape) che vengono rifornite in mare. La copertura la forniscono aerei da ricognizione, elicotteri Sikorsky Ch-53 e Black hawk. A bordo di un Gulfstream G-5, trasformato in centro di comando, di controllo e di spionaggio, ci sono il capo di stato maggiore, generale Shaul Mofaz, e il comandante dell’aeronautica, generale Dan Halutz. Alle 4 del mattino del 4 gennaio parte l’assalto, prima con gli scafi che si sono affiancati alla Karine e poi con gli elicotteri da cui si calano decine di uomini. Tutto dura 8 minuti e non viene sparato un colpo. I marinai e gli ufficiali palestinesi vengono ammanettati nelle loro cuccette. Il viaggio verso Eilat dura 36 ore. Gli investigatori dello Shin Bet interrogano l’equipaggio e tutti confessano .