Nicola De Blasi su Il Mattino del 15/01/02 a pagina 21., 15 gennaio 2002
Significato di espressioni più o meno ricorrenti secondo il "Dizionario dei modi di dire" di Ottavio Lurati, studioso dell’università di Basilea: "Essere o mettersi di buzzo buono", «cioè lavorare con tutto l’impegno, seriamente; il "buzzo" nel senso di fare il viso serio, imbronciato»
Significato di espressioni più o meno ricorrenti secondo il "Dizionario dei modi di dire" di Ottavio Lurati, studioso dell’università di Basilea: "Essere o mettersi di buzzo buono", «cioè lavorare con tutto l’impegno, seriamente; il "buzzo" nel senso di fare il viso serio, imbronciato». "Essere una madonnina infilzata", «come l’Addolorata trafitta dalle spade e sembrare appunto una donna piena di devozione e santità. Come Lucia de "I Promessi Sposi", la più celebre madonnina infilzata». "Essere in ghingheri" «si dice almeno dall’inizio dell’Ottocento di chi è vestito in modo un po’ troppo ricercato. L’origine dell’espressione risale al modo di dire "essere in grìngola", che si dice dal Trentino alla Romagna, per indicare sia chi veste con eleganza sia chi è in allegria». "Mangiare a ufo", «modo di dire piuttosto antico, ma mangiapane a ufo può essersi diffuso anche grazie a Verga che usa l’espressione ne "I Malavoglia"». "Fare un garbuglio" e "ingarbugliare", espressioni piuttosto antiche che Lurati collega a groviglio. «A dare nuovo impulso al garbuglio è intervenuto il personaggio manzoniano di Azzeccagarbugli: proprio l’invenzione onomastica di Manzoni conferma d’altra parte la spiegazione proposta dal Lurati, visto che il dottore in questione era appunto adatto a ingarbugliare la povera gente come Renzo». "Ed è subito...", «dal verso "Ed è subito sera" di Quasimodo, approdato negli ultimi anni come un tormentone ai titoli giornalistici e alla pubblicità».