Cesare Martinetti su La Stampa del 16/01/02 a pagina 25., 16 gennaio 2002
«A scuola avevo la mia uniforme e il mio cappellino, ma ci andavo senza interesse, come se non andassi da nessuna parte
«A scuola avevo la mia uniforme e il mio cappellino, ma ci andavo senza interesse, come se non andassi da nessuna parte. Non conoscevo nessuno, nessuno mi riconosceva. Ero asociale. Il momento peggiore per me era la ricreazione. Avevo orrore dei loro giochi. Gridavano tutti. Era un momento violento, chiassoso, sgradevole» (Juliette Gréco).